Cantare in Coro

Ho scelto questo pensiero di David Maria Turoldo perchè descrive in pieno lo spirito che ci anima e che sin dai primi passi, inconsapevolmente ha caratterizzato il nostro gruppo e l'attività canora.

Gianluigi Gorgoglione



U n coro... Cuori e voci. Cuori che fanno vibrare lo strumento più affascinante. E più difficile da dominare. Ma anche il più melodioso da ascoltare, lo strumento più antico: la propria voce... se stessi. È il cuore che trasforma i suoni in canto. E il canto in arte Perché è il cuore che fa vibrare le corde vocali. E che fa vibrare il cuore di chi ascolta... “Nulla c’è più nobile del canto, virtù salvatrice di umanità. Per questo quando un popolo canta c’è da sperare ancora. Nulla fonde animi e caratteri quanto un coro, quando è vero coro; quanto sentirsi componenti di un coro, allora l’appuntamento, il ritrovarsi e il sentirsi presenza necessaria a cantare, è come un convenire di innamorati. Allora il sacrificio diventa spontanea gioia e stima per vivere! Il canto ci mostra una realtà che merita di essere desiderata, ci mostra noi stessi come dovremmo essere se fossimo meritevoli del mondo. La voce umana, elevata nel canto, crea l’occasione di sciogliere per un istante i catenacci dell’universo, permettendoci di scorgere un frammento di ciò che nascondono: un lampo dell’ineffabile.”

David Maria Turoldo



David Maria (al secolo Giuseppe) Turoldo (Coderno di Sedegliano, Udine, 22 novembre1916 - Milano, 6 febbraio 1992), religioso italiano dell'Ordine dei Servi di Maria, è stato un poeta, un saggista ed uno dei più rappresentativi esponenti del rinnovamento del cattolicesimo della seconda metà del '900, il che gli valse il titolo di "coscienza inquieta della Chiesa". (Note biografiche attinte da Wikipedia)SEGUE >>